(Prägnanz ovvero pregnanza di significato) prevede chela struttura percepita sia sempre la più semplice perché la mente cerca figure stabili e regolari .
Tendiamo a preferire le forme chiuse, e quindi anche quando una forma non è chiusa, il nostro cervello la completa in automatico, ricostruendo una forma in base alla memoria che abbiamo di quella forma specifica.
Prevede che gli elementi vicini siano interpretati in correlazione tra loro. Questa regola è buona norma per esempio nella grafica dove bisogna tener conto che le cose vicine siano in relazione tra loro.
Ci porta invece a raggruppare gli elementi simili ovvero cerchi con cerchi, quadrati con quadrati ecc.
In questo esempio percepiamo cinque righe diverse. Il primo gruppo formato da righe di tondi neri, e il secondo gruppo formato da righe di quadrati bianchi. Tutti i pattern e le texture, ad esempio, si basano su questo principio.
Raggruppa percettivamente gli elementi coerenti in movimento. Sempre legata al movimento c’è la regola del movimento indotto, uno schema di riferimento formato da alcune strutture che consente la percezione degli oggetti.
Per cui gli elementi sono percepiti come appartenenti a un insieme continuo: se vedo il muso di un animale e la parte posteriore dietro un oggetto il cervello darà il feedback di vedere una figura unica piuttosto che due figure nascoste per metà.
Prevede che le esperienze acquisite influenzano il guardare.
In questo esempio non vediamo tre segmenti distinti, ma percepiamo in modo molto chiaro una lettera E maiuscola. Questo perché conosciamo la lettera E e le linee posizionate in quel modo stimolano il nostro ricordo e fanno sì chela percepiamo.
Tutte le parti di una zona si possono interpretare sia come oggetto sia come sfondo.
Anche se questa regola non si applica alla perfezione al mondo reale infatti, il nostro cervello ha imparato automaticamente a distinguere tra la figura e lo sfondo, con un po di allenamento possiamo essere in grado di invertirne la percezione.